ACCADEMIA club - Napoli il 1 dicembre 2007
che ha visto alla regia di un soggetto di M.Rosario Porzio
il videomaker napoletano Antonio Levita
Qui comincia la nostra storia...racconteremo della non violenza e del desiderio di tutti che niente accada, mai...
(What kind of color are you?)
"Lay, lady, lay, lay across my big brass bed
Whatever colors you have in your mind
I'll show them to you and you'll see them shine"
(B.Dylan - Lay lady lay)
Scegli il colore che ti rappresenta meglio! :-)
photo by Vygotskij [Free Burma] Italia - flickr community
L’anoressia e la bulimia sono disturbi dell’alimentazione in cui agisce fondamentalmente un’intensa paura di essere grassi/magri, il rifiuto di un modello di società dove i rapporti umani vengono percepiti come innaturali, dove alla relazione con i coetanei si preferisce la propria fantasia che viaggia attraverso mete irrealizzabili. Si sente un forte bisogno di affermare la propria personalità, autodistruggendosi. Si rifiuta il cibo per poter dimostrare di poter fare ameno di tutto, di poter controllare le proprie paure...ma lasciamo da parte almeno una volta la bassa autostima, la depressione, la distorsione dell’immagine corporea, i rapporti madre/figlia e consideriamo la traduzione pratica e più vicina a tutti di cosa significhi essere anoressica visto che i media ci propongono quotidianamente esempi pratici. Parliamo delle passerelle, di quegli scheletri avvolti da un alone di fascino e di classe che diventano autentici status symbol, mete ambite con cui le donne devono fare i conti, confrontarsi e conformarsi, realmente o idealmente per essere in linea con le imposizioni della moda, quasi a voler dire “o sei così o sei out”. Fotomodelle filiformi e fascinose, la cui pelle si trasforma in una pellicola trasparente, le cui braccia e le cui gambe non sono più grosse di un bastone, corpi privi di forme ma avvolti in abiti costosissimi. Tutto ciò finisce col diventare un tragico teatro di messaggi subliminali fatti di immagini malsane, confuse, in un contesto coinvolgente che fa loro da scenario vanno ad impattarsi con la psiche di adolescenti priva di un’identità sufficientemente strutturata. Ed è così che dai trattati medici, l’influenza mediale e catalogata fra le cause scatenanti dei DCA.
Manuela Varietà - Redazione "Ragazzi contro..."
Una violenza che tocca le visceri e chiama prepotentemente ciascuna di noi ad esporsi, di conseguenza, a prendere posizione. Abbiamo aderito rispondendo, prima di tutto, alle donne che l’hanno indetta, confidando sulla loro esperienza perché fosse garantita alle donne la titolarità dell’iniziativa.
Il 24 novembre noi dell’UDI manifesteremo per dire pubblicamente che non sopportiamo più questo mondo conformato dai maschi a loro misura, violenza compresa. E quel giorno sarebbe un segno di pacificazione se gli uomini che criticano l’ordine patriarcale, facessero un passo indietro e lasciassero ad altre la responsabilità della presenza e dell’autorappresentazione.
Manifestare contemporaneamente non significa mai esporsi alla pari, noi lo sappiamo. Mescolarsi alle donne, farsi accogliere, significa chiedere ai nostri corpi tutela, fornendo ad alcuni uomini l’agio di parlare contro altri uomini. Con ciò si occulta il dato più importante rinviando all’infinito la sua discussione: ciascun uomo partecipa del simbolico che nutre la violenza sessuata, il femminicidio e i maltrattamenti.
Noi sappiamo che per cambiare veramente la realtà non servono nuovi strumenti legislativi, ma si deve intaccare quel simbolico fin dalle sue fondamenta. Sono altri i gesti necessari per stabilire un dialogo reale tra i generi. Occorrono intanto gesti di risarcimento consapevoli del danno che ognuna di noi subisce per il solo fatto di essere una donna. E devono essere fatti verso le donne e verso gli uomini.
E non possono essere gli stessi.Occorre esporsi dove è forte e prepotente il simbolico, perché solo lì avrebbe un significato farlo: pensiamo ai luoghi della quotidianità dove il loro corpo gli permette di confondersi mettendoli al riparo dalle aggressioni dei loro simili e pensiamo ai clienti delle prostitute che sono anche i loro padri, i fratelli, gli amici…
Sarebbe liberatorio per tutte e per tutti se alcuni uomini dichiarassero un autentico separatismo e trovassero delle forme politiche originali che, senza mimare il femminismo, segnassero l’inizio di un nuovo discorso.
Il separatismo declinato al maschile sarebbe una bella scommessa in un mondo in cui gli uomini parlano da sempre tra loro attraverso il corpo delle donne.
Sarebbe interessante vedere cosa metterebbero tra sé e il mondo".
UDI Sede Nazionale, via dell’Arco di Parma 15, 00186 Roma tel 06 686588 La Terra Santa
Ho conosciuto Gerico,
ho avuto anch'io la mia Palestina,
le mura del manicomio
erano le mura di Gerico
e una pozza di acqua infettata
ci ha battezzati tutti.
Li dentro eravamo ebrei
e i Farisei erano in alto
e c'era anche il Messia
confuso dentro la folla:
un pazzo che urlava al Cielo
tutto il suo amore in Dio.
Noi tutti , branco di asceti
eravamo come gli uccelli
e ogni tanto una rete
oscura ci imprigionava
ma andavamo verso le messe,
le messe di nostro Signore
e Cristo Salvatore.
Fummo lavati e sepolti,
odoravamo di incenso.
E dopo, quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perche',dicevano,un pazzo
non puo' amare nessuno.
Ma un giorno da dentro l'avello
anch'io mi sono ridestata
e anch'io come Gesu'
ho avuto la mia ressurezione,
ma non sono salita ai cieli
sono discesa all'inferno
da dove riguardo stupita
le mura di Gerico antica.
Alda Merini
Dedicada a alguien que es ejemplo de cómo enfrentar la adversidad.
"Nada te turbe,
nada te espante,
todo se pasa;
Dios no se muda.
La paciencia
todo lo alcanza.
Quien a Dios tiene,
nada le falta.
Sólo Dios basta".
Santa Teresa de Ávila
Vive la vida en el corazón de una mujer.
En la Conmemoración del Día Internacional de la Mujer, está mi pensamiento en las que no tienen nada que celebrar: las que viven atrapadas en absurdo ciclo de la violencia; las que sufren; las que no tienen oportunidades; las que no disfrutan su condición de criaturas más maravillosas del universo.
Para ellas, con esperanza.
"Cada 9 días muere una mujer por violencia doméstica. Puede ser tu vecina, tu amiga, tu misma". En la tarde del viernes 4 de mayo feministas autónomas realizaron una performance contra la violencia doméstica en la Plaza Libertad frente a la Corte de Justicia.
En la actualidad, vivimos en Italia, en Europa y en el mundo, un momento de grandes e importantes contradicciones políticas, económicas y sociales donde resurgen el racismo, la xenofobia, el antisemitismo, la intolerancia, el etnocentrismo... las dos ultiman décadas de siglo XX están llenas de procesos acelerados, inevitables e irreversible como son: la crisis económica mundial, la presión de los movimientos demográficos, las guerras inferencias, los cambios radicales en los países del Este, el lento y difícil proceso de unión Europea, y sobretodo, la inseguridad y el miedo por el futuro ante el desempleo y la pobreza.
Citando el escritor portugués José Saramago este se hace pregunta Cómo ha sido posible encontrarnos con esta plaga de vuelta, después de haberla creído extinguida para siempre, en que mundo terrible estamos finalmente viviendo, cuando tanto habíamos creído haber progresado en la cultura, civilización, derechos humanos y otras prebendas.."
Las causas de los comportamientos racistas y xenófobos son multiples, pero básicamente la historia, la religión y el desarrollo de las sociedades occidentales son el germen de este fenómeno.
www.sodepaz.org
… c'è soltanto una razza: l'umanità (George Moore, "The bending of the bough").
photo contributed by Fab Thorn ITALIA for "Ragazzi contro la violenza".